lunedì 8 agosto 2011

E' solo... un soffio!!!


Magari è una leggenda. Magari no. Forse semplicemente è un ricordo, anche piuttosto vago e sbiadito. Quello di un' ampolla che custodisce i sogni. Basta chiudere gli occhi, concentrarsi su quello che realmente si vuole e... soffiare nell'ampolla. Si... proprio così. Un soffio. Un leggerissimo alito di vita all'interno di quell'urna vitrea che, da quel momento, diventa la custodia del tuo sogno.
Sarà che favole e leggende mi hanno sempre appassionato, sarà che un pizzico di follia rende più piacevole la nostra esistenza, sarà che, in fondo, ci credevo, una notte ho soffiato dentro quell'ampolla. Occhi chiusi, mentre sgombra da ogni pensiero che non fosse ciò che realmente avrei voluto, cuore che, battendo lentissimamente, accompagnava questo piccolo grande passo. Un attimo, e quel sogno passava filtrava all'interno di quella gabbia di cristallo, per essere protetto, per essere custodito fino al momento in cui quel tappo sarebbe saltato. Fino al giorno in cui, quelle poche molecole di ossigeno avessero assunto una solida consistenza.
Quello che l'occhio umano non vede, può essere percepito da cuori puri e menti folli. Non so e non saprò mai a quale categoria appartengo, sta di fatto che i miei occhi hanno cominciato a vedere in quei pochi centimetri di cristallo qualcosa che andava ben oltre il riflesso della luce o la trasparenza della superficie. Puntini luminosi microscopici volteggiavano in quello spazio piccolo eppur vastissimo. Una scia ne segnava il passaggio, poi svanivano, poi ritornavano in un punto imprecisato della superficie.
Frammenti d'anima. O forse l'ennesima illusione. E già perché, proprio sul più bello, proprio quando cominciavo a credere che, da un momento all'altro, quel tappo potesse saltare, che finalmente quei frammenti di luce avrebbero lambito il mio corpo e la mia anima, non ho visto altro che un'ampolla vuota.
C'è chi la chiama consapevolezza della realtà, chi parla di disillusione, chi preferisce pensare che qualcuno abbia tolto quel tappo e lasciato sfuggire quel sogno a mia insaputa. Qualcuno che ci ha visto solo un'ampolla vuota. E lì cominci a riflettere. Che forse sei giusto per te stesso ma non per il mondo che ti circonda. Che forse il mondo è si una favola, ma per l'ennesima volta stai leggendo la pagina sbagliata, o il mondo intorno a te salta un capitolo, solo per arrivare presto al finale della storia. Forse orientare se stessi verso il nord, guardando sempre avanti, non ti fa rendere conti che, ai lati, il tuo equipaggio ti guarda e pensa a quanto sia poco saggio imbarcarsi con chi conosce poco il mare, le rotte, le carte nautiche e che non si orienta con le stelle, ma con loro parla, racconta storie, e tormenti, e si aspetta da queste risposte che mai arriveranno.
E allora va da sé che, in notti come questa, chiudi gli occhi, sgombri la mente da qualsiasi pensiero, e ti lasci guidare alla ricerca di quei puntini luminosi, di quelli visibili solo ai puri di cuore ed ai folli. Sperando di incontrare, finalmente, un cuore puro su questo cammino. Il folle, il disilluso, quello che crede ai sogni e che parla con le stelle è un ruolo che mi riesce fin troppo bene.

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