venerdì 20 dicembre 2013

Prendi in prestito i miei sogni

Prendi in prestito i miei sogni. Sicché tu possa finalmente specchiarti dentro un mio pensiero. E scoprirti bella come non hai mai immaginato. E comprender ciò che dicono certi miei silenzi, quando abbasso gli occhi e le guance si colorano di rosso. Prendi in prestito le stelle, se necessario. E rendi questo cielo notturno il vestito elegante con cui concedermi un ballo. Passi lenti lungo un tappeto di velluto e ricordi d' un passato che non ci appartiene. E piroettiamo nel futuro col capo canuto e lo stesso sguardo di sempre. Quelle di due anime che da una vita intera s' attendono. Prendi, infine, una pagina bianca e lascia che l' inchiostro indelebile dei tuoi sentimenti completi le frasi che vorresti sussurrarmi. Non m' aspetto poemi in rima o aforismi da ripetere a memoria. Una parola, una soltanto con cui raccontarmi la tua vita. Ed un' altra, una soltanto, per affidare a te la mia storia.

domenica 15 dicembre 2013

Racconterò di te alla luna

Rivolgerò pure stanotte gli occhi alla luna. Parlandole di te. Di quel sorriso che ferma il tempo. Che spezza il fiato un attimo prima di pronunciare una parola. E non riesco mai a dirti che ti trovo bella come un giorno d' estate. Quello in cui affondi i piedi nella sabbia bagnata e ti godi il tramonto. Racconterò alla luna delle mie notti insonni. A metter su frasi che incornicino il tuo volto tra le righe di consunti fogli di carta. Tra lacrime che macchian la parola "amore" e linee rosse a cancellare le parole che fan rima con la tua assenza. E chiederò alla luna di vegliare sui tuoi sogni. Di farlo con quel silenzio discreto con cui le rivolgo la mia preghiera ogni notte. Sempre la stessa. Di regalarti un passo incerto, uno soltanto, che ti faccia voltare nella mia direzione. Il resto lo faranno gli occhi. Meraviglioso gioco che ci rende protagonisti. Che lega le nostre anime nella magia di ciò che non sarà mai detto.

mercoledì 11 dicembre 2013

Oltre la soglia

Oltre quella soglia comincia il mio spicchio di universo. Piccolo quel tanto che basta per apparire anonimo agli occhi del mondo, ma grande abbastanza da contenere tutti i miei sogni. Quelli che ad occhi aperti e quelli che finiscon tra le righe dei miei notturni pensieri a voce alta. E tu lì che ascolti, per una volta ancora. Con gli occhi sorridenti e la mente chissà dove. Lasciata in un angolo, come il post-it in un libro che comincerai a leggere domani. Sempre che il mondo non decida di regalarti un nuovo imprevisto. Oltre quella soglia comincia un nuovo paragrafo di questa meravigliosa storia. Fatta di pagine bianche, di frasi scritte al contrario, di parole che restan sulla soglia della bocca e solo con un bacio le si può ascoltare. Oltre quella soglia, t' aspetto da un tempo indefinito. Con in mano un vecchio taccuino e un' idera che ogni notte prende vita. Mi restan solo pochi righi per terminare. Intanto t' aspetto. La chiave la trovi al solito posto.

mercoledì 4 dicembre 2013

Esprimi un desiderio

"Tre desideri? Credo siano davvero troppi. E non star lì a preoccuparsi di fama, ricchezza o eterna giovinezza. Non sono i doni che m' aspetto da te, caro Genio. Che i tuoi prodigi soddisfino solo questa mia richiesta... Mi sia concesso di rivivere certi istanti. Quelli che m' hanno emozionato. Che hanno tracciato la curva delicata di un sorriso. Quello che m' hanno lasciato senza respiro. Ne chiederò quattro, cinque al massimo. E non ti sarà difficile sfilarli dal continuum spazio tempo della mia mente. Certi ricordi restano lì, nascosti agli occhi indiscreti del mondo, ma vividi come ninnoli spolverati ogni giorno per il solo gusto di saperli sempre nuovi. Mi sia concesso di viverli con l' incoscienza di quella prima volta in cui una mano troppa piccola si è ancorata, per tutta la vita, al mio mignolo. Mi venga donato un' altra volta l' urlo liberatorio in una notte d' estate. Con la meraviglia d' un cielo stellato sopra il capo e i polmoni piedi di liquida felicità. E regalami un bacio, uno soltanto, caro Genio. Leggi tra i miei pensieri e ferma il tempo in quel momento. Quell' attimo che ti lascia senza respiro. Concedimi questo dono e, libero, racconta al mondo che la mia favola è cominciata in quell' istante".

giovedì 21 novembre 2013

Un' altra prospettiva

Si guarda il mondo da tutt' altra prospettiva, reclinando il capo su un foglio di carta. Luci di taglio ch' illuminano porzioni di mondo visibili soltanto all' occhio attento. Od alla mente che delinea i confini. Per poi varcarli in punta di piedi e ritrovarsi in un sogno traverso. E ci si osserva con occhi bambini riflettendo il proprio volto sorridente dentro uno specchio d' acqua. Passato che riemerge da sconosciute profondità. Portando con sé frammenti di terra su cui far crescere alberi d' idee o fiori che profuman di sentimenti sinceri. Resta nitida, in un mondo capovolto, soltanto la tua immagine. Quegli occhi che parlano in silenzio. Quei sorrisi che restano addosso come piacevoli ferite. E il sapore di certi baci che il tempo non porta via. Dolcissima illusione di saperti mia. Fino alla fine di questo sogno.

lunedì 18 novembre 2013

Nessuna certezza

Non ho alcuna certezza, se non quella di cercarti tra le pieghe d' una notte stellata che fa da sfondo al mio pensarti. Rincorrendo nuvole basse con in mano un aquilone e negli occhi l' espressione del bambino stupito che sorride alla vita. Quegli occhi che vorrei divenissero i tuoi, per comprender cosa prova quando mi perdo dentro i tuoi sguardi. Non aspetto l' alba per disegnare un sole sopra il mio foglio bianco. Immaginerò il tuo sorriso, ricalcandone le sfumature ed aggiungendo le tue mani. Raggi ch' afferrando il mondo e lo riscaldano con la purezza dell' anima tua. Non m' aspetto risposte dalla notte che porta con sé silenzi e promesse d' amore. Affido al vento i miei pensieri. Giungeranno a te, come l' eco di un sogno ad occhi aperti ch' ancora ti fa sorridere. E ti apparir più bella. Spettacolo della natura di questa notte solo nostra.

domenica 10 novembre 2013

C' era la pioggia

C' era la pioggia la prima volta che ho ascoltato la tua voce. Quel delicato sussurro che ruppe il silenzio d' una conversazione fatta di sguardi. E di cose non dette, se non attraversi respiri che, talvolta, raccontano più storie delle righe macchiate dall' indelebile inchiostro di certe parole. C' era la pioggia nell' istante in cui il tuo corpo si strinse forte al mio. Sentisti l' eco di un battito e ne avvertisti il timore. D' un sogno ad occhi aperti che poteva finire in un istante. D' un volto che sarebbe ritornato nell' ombra dei miei pensieri. Lasciandomi addosso il profumo della tua anima e negli occhi il ricordo del tuo passaggio. C' è la pioggia mentre con le dita ritraggo il tuo volto contro il vetro d' una finestra che affaccia su un mondo silenzioso. Accenno gli occhi, delimito i confini di una geometria perfetta. Infine con un bacio disegno le tue labbra e mi perdo nel riflesso del tuo sguardo sognante.

venerdì 8 novembre 2013

Tra le braccia della luna

E mi abbandono tra le braccia di una luna che fa da culla ai miei sorrisi. Lasciando che un soffio di vento m' accarezzi il volto. Portando con sé il profumo d' una notte trascorsa insieme. A scambiarci promesse senza voce. Ad assaporare il peccato su labbra bagnate dalla pioggia gentile che accompagna la danza degli amanti. E affido al mare quelle parole che sussurro ogni volta che ti bacio. Fosse anche solo un sogno, o una meravigliosa illusione. Pagine d' un diario scritte a quattro mani. Lasciando strappi per gli istanti in cui ci si separa e righe bianche per un futuro da scrivere seguendo il ritmo d' una goccia di rugiada al sorgere del sole. E lascio a te il compito d' accoglier col sorriso un nuovo giorno. Sicché il mondo pensi ad un nuovo sole. Ch' illumina il sentiero per viaggiatori senza meta. Che in mente hanno solo il panorama da osservare lungo le pause. E nel cuore hanno un volto che ne ispira ogni singolo battito.

domenica 3 novembre 2013

Tra le righe

Tra le righe d' una notte senza sonno, mi perdo nella stretta d' un abbraccio che lega indissolubilmente i nostri corpi. Terra lontana è il profumo del tuo respiro. Silenzio che riflette il tuo nome, lasciando al vento il privilegio d' accarezzare la tua anima. Tra le righe d' una pagina ingiallita, ritrovo missive senza tempo. Parole che scavan solchi profondissimi nell' anima. Dolcissimo oblio in cui perdersi, ricordando le tue promesse mentre con mani sognanti mi sfiori il viso e prendi in pegno tutto me stesso. Tra le righe di questi miei pensieri continuo a cercare il tuo volto. Disegno perfetto ch' ammiro a cinque passi di distanza. Sicché colga ogni sfumatura, che l' essenziale sia invisibile agli occhi ma non al cuore. Parte di me che t' appartiene ormai da tempo indefinito.

mercoledì 30 ottobre 2013

Prospettive

C'è chi, guardando un temporale, ha la mente già rivolta all' imminente arcobaleno. Godendosi il profumo d' una giornata uggiosa, col mento rivolto verso il cielo e gli occhi chiusi di chi lascia ch' ogni singola goccia di pioggia sia una benedizione che purifica un' istante della propria vita. C'è chi trova sfumature di colori pur di fronte ad una parete bianca. E danza su un palcoscenico fatto di inconsistenti atomi e speranze, che distendono le rughe d' un volto canuto, in un sorriso bambino. Con cui s' affronta il mondo. Senza pugni serrati, ma con mani tese pronte ad accogliere nuovi viaggiatori e a lasciare sassolini lungo il proprio cammino, per ritrovar la strada che conduce ad un meraviglioso panorama. E c'è chi, cadendo, non resta al suolo a far la conta dei danni. S' alza di scatto. Con vigorose manate scaccia via la polvere, che ha l' odore stantio del passato. Asciuga frettolosamente una lacrima e riparte verso l' orizzonte. Passi piccoli, sicché non ci si perda un solo respiro del mondo ch' intanto volteggia intorno. Tramonti, spiagge, città vuote. E un sorriso che, talvolta, ferma il tempo e dà valore ad una vita intera.

venerdì 25 ottobre 2013

Un bacio. Solo un bacio

Ferma pure il tempo se necessario. Lascia che il mondo resti fuori dai confini di un nostro abbraccio. Ci avvolga il silenzio, sicché ogni singolo suono divenga ovattato brusio di sottofondo. Un bacio. Uno soltanto. Che duri un tempo infinito. Nel quale raccontarsi, ad occhi chiusi, quel passato che lascia indelebili cicatrici nell' anima. E promettersi poi un futuro fatti di salite da affrontare afferrando saldamente il palmo d' un mano. Trasformando poi quei gesti in carezze durante i tramonti d' estate. Un bacio. Un altro ancora. Che duri tutto il tempo necessario per conoscere il tuo sapore. Che mi lasci sulle labbra il desiderio costante d' averti al mio fianco. Di non perdere neppure un respiro di questa nostra vita insieme. Un bacio. L' ultimo. E lascio poi che il tempo si prenda ciò che gli spetta. Attese, distanze o qualsivoglia tributo. Non è che un granello di sabbia che sotto i piedi scricchiola. Suono impercettibile, coperto dal silenzio d' un nostro bacio.

lunedì 21 ottobre 2013

Ci si ritrova al tramonto

Ci si ritrova al tramonto. Al solito posto. Per ammirare il sole che si tuffa negli abissi. Portando con sé l' eco di certi silenzi, cui affidare frammenti di pensiero e foto ingiallite in cui due bambini sorridono al loro primo amore. Ci si ritrova al tramonto. Camminando spalle al sole. Sicché le ombre possano scivolare in un abbraccio e cominciare a danzare. Lasciando invisibili segni sulla sabbia. Orma che il mare porta via con sé, verso lidi sconosciuti che fan da scenario a meravigliosi sogni ad occhi aperti. Ci si ritrova al tramonto. Attendi ancora un istante, se dovessi tardare. Raccoglierò per te conchiglie e gocce d' acqua salata con cui sfiorare le tue labbra. E dichiarare, con un bacio, i miei sentimenti. Antichi. Fuori moda. Ma trasparenti come acqua di mare.

martedì 15 ottobre 2013

Certi baci

Certi baci li si attende per una vita intera. Tempo scandito da sospiri alla luna. Parole che finiscon tra le righe bianche d' un foglio di carta riposto frettolosamente sul fondo d' un vecchio baule di ricordi e desideri inespressi. Certi baci son la formula chimica di sogni ad occhi aperti. Cieli stellati che affollano gli occhi e segnano il tempo d' una danza di foglie cullate dal vento. Sabbia che scricchiola sotto i passi incerti di chi è assorto nella luce d' un tuo sguardo. Certi baci sono il pensiero felice con cui s' attende l' alba. Immaginando due sorrisi che si sfiorano, al calar di palpebre desiderose di scambiarsi gocce d' esistenza. Fermando il tempo. Quel tanto che basta per comprendere d' aver vissuto.

mercoledì 9 ottobre 2013

Certi ricordi

Certi ricordi ti restano addosso. Come il calore d' un abbraccio che pervade ogni frammento del tuo essere. Per un tempo che sembra indefinito. Per un istante lungo una vita intera. E trascorri, così, una notte intera ad ammirare ad occhi chiusi ogni singola istantanea d' un giorno che t' ha fatto sorridere. Riguardi attentamente, per una volta ancora, quel primo piano che ti lascia senza fiato. Scoprendo ogni volta una sfumatura nuova. Pennellata di colore che rende unica un' immagine. E cerchi d' accostare ad ogni sguardo una nota. Finché una sinfonia imperfetta, farà da tappeto ai tuoi pensieri. Di quelli che finiscono tra le pagine bianche d' un taccuino. Specchio di carta che riflette la tua vera natura. Certi ricordo ti restano addosso. Segni indelebili d' un viaggio alla scoperta di sé stessi. Di quelli in cui lungo il ciglio della strada ti fermi a guardare un panorama e t' accorgi, sorridendo, di non esser solo.

mercoledì 2 ottobre 2013

Cento volte buona notte

Cento volte buona notte e non dormire. Rimanendo immobile ad ammirare la danza del tuo corpo addormentato. Chissà in quali sogni si perde la tua mente di bambina. Terre sconosciute da calpestare a piedi nudi. Acqua di fonte che, per la prima volta, placa questa sete di scoprire il mondo in un istante appena. Cento volte buona notte e sentir l' eco della tua voce che riempie l' aria. Canto di sirena ch' ammalia i naviganti. Spicchio di luna cui indirizzare questi versi sparsi. Pezzi di carta che contengono storie e riflessi d' antichi sentimenti ch' a te offro come promessa. Cento volte buona notte e stringerti forte. Cullando il corpo tuo fino all' alba di un giorno nuovo. Che ci sorprenderà insieme. Tra lenzuola che odoran bucato e corpi che hanno i colori d' un amore senza tempo. Che cancella i segni del passato e indelebili segni lascia nell' anima.

domenica 22 settembre 2013

Pensarti

Pensarti. Non ho fatto altro. Nelle notti senza sonno trascorse a dar voce al desiderio incessante d' averti accanto. Sfiorare il tuo profilo con dita tremanti e accarezzarti gli occhi, per guardare il riflesso dei tuoi sogni. Pensarti. Istante lunghissimo che scandisce il tempo del mio vivere. Tra passi silenziosi sulla sabbia d' un ricordo e corse a perdifiato nelle primavere d' un futuro che del tuo sguardo ha le sfumature. Pensarti. Inchiostro che lascia segni indelebili sulla tavola bianca della mia anima. Cancello il tuo nome solo per riscriverlo mill' altre volte. Solo per trovar la giusta rima alla parola amore. Per vivere di te anche dentro questi versi.

domenica 15 settembre 2013

Con gli occhi chiusi

Con gli occhi chiusi sorridi a questa notte dalle mille sfumature. Vento leggero che porta via con sé il profumo di due corpi ch' in un abbraccio trovan la ragione del loro essere. Metà perfetta che trova quell' opposto che l' attrae. Generando micro universi e costellazioni che dettano il tempo di sogni cui dare forma e voce. Con gli occhi chiusi s' avventan le tue mani sul mio corpo. Carezze come spuma di mare. Che lascia addosso il sale d' un ricordo , nascosto tra le pieghe d' un sorriso alla luna. Pagina bianca, ch' accoglie la macchia d' inchiostro d' un pensiero, che giace come foglia d' autunno nel giardino del tuo sguardo. Con gli occhi chiusi attendo quel bacio ch' avrebbe il sapore d' una promessa. Di rinverdire sentimenti senza tempo. Immaginando un futuro col capo canuto, sorridendo d' un tempo che lascia segni addosso, ma non scalfisce indissolubili legami. Gli stessi ch' ancorano a te l' anima mia.

sabato 14 settembre 2013

Rapisce il mio sguardo questo cielo stellato

Rapisce il mio sguardo questo cielo stellato. Voci di costellazioni lontane, che raccontano storie. Che sussurrano a notturni poeti le giuste parole per comporre strofe di velata malinconia. Graffio di luce è il tuo sorriso. Ch' ispira la mia penna ancora. E' piena, l' aria, del tuo profumo. Quello che sento addosso nel frettoloso abbraccio in un mattino d' inverno. Tra foglie che sfiorano il terreno e brezze marine che sferzano gli scogli e d' aria salmastra riempiono il vuoto dei miei pensieri. Appartiene a te questa notte stellata. Disegna il tuo profilo una mezza luna distratta che nel tuo sguardo si specchia. E d' invidia arrossisce perché mai tanta bellezza l' aveva oscurata. Notte di desideri che prendon vita. Di baci che hanno il sapore d' una promessa. Di occhi votati al cielo, alla ricerca del bagliore dell' anima tua.

lunedì 9 settembre 2013

Do retta al cuore

Do retta al cuore, per il puro gusto di tradire l' intelletto. Lasciando che l' istinto guidi ogni mio passo lungo il sentiero dissestato dell' amore. Sicché ogni passo duri un tempo indefinito. Ma in quell' incertezza, ci sia un istante, uno soltanto, per guardare un tramonto. Do retta al cuore, per quelle sfumature di colore con cui dipinge l' anima. Lasciando ch' ogni goccia di vernice sia la parola sottolineata di una vecchia di storia. Letta centinaia di volte. Con le pagine ingiallite dal tempo e i caratteri segnati dall' alone di una lacrima di gioia. Do retta al cuore, perché possa ritrovare riflessi in uno specchio quegli occhi che, silenziosi, non cercan che la luce d' un tuo sorriso. Curva delicata che fa oscillare il mondo tra il sogno e la ragione. Ch' ispira la penna dei poeti. Ch' esprime desideri che il cuor non può tacere.

domenica 8 settembre 2013

Sia, quest' abbraccio, il tempo e lo spazio

Chiudi la porta. Lascia che il mondo ci osservi dall' esterno. Sbirciando da una finestra semichiusa, che proietta schegge di luce. Rendendo vive due ombre che si cercano nel chiarore immenso d' una parete. Stringiti a me. Fallo in silenzio. Che sia il battito del tuo cuore l' unico suono concesso. S' accordi al mio. Sia voce flebile di un' anima in cerca di risposte. Sia, quest' abbraccio, il tempo e lo spazio entro il quale muoverci. Danza di atomi in cerca del loro universo. Guardami negli occhi per un istante ancora. Ascolta una storia appena sussurrata. Racconta di te. D' incontri fortuiti ch' incrociano il cammino di anime belle. Di promesse appena bisbigliate. Affidate all' esaustivo silenzio d' un bacio.

martedì 3 settembre 2013

Ho scelto te

Ho scelto te perché un giorno, assorto in un sogno ad occhi aperti, t' ho vista al mio fianco. Col capo canuto e il volto segnato dal tempo. Eppure meravigliosa. Come quel giorno in cui il mio sguardo s' è perso nel dolce oblio del tuo sorriso. E ritrovarti ancora bambina nella stretta d' un abbraccio segnato dal tempo. Ho scelto te perché dai voce a sentimenti sopiti. Che riempiono le righe di questi miei fogli bianchi. Rubando a stelle ispirate il compito di guidare queste mie parole. Lasciando in dote pensieri stupendi che danzano sospinte dal vento di primavera che porta con sé il tuo nome. Ho scelto te perché, seppur soltanto in sogno, ho guardato la tua anima riflessa in uno specchio, apprendendo la più saggia delle lezioni. S' agisce sì con la mente, ma si riflette col cuore.

venerdì 30 agosto 2013

Mi piace...

Mi piace ammirarti mentre, silenziosa, ti perdi tra gli accordi di un tuo pensiero. Occhi che fissano l' orizzonte, immaginando di varcare quella linea che separa terra e cielo. Filo sottile che guida i tuoi passi d' equilibrista. E adoro sentire il tuo respiro, mentre assorta in chissà quale sogno, bisbigli la parola amore. T' immagino danzante farfalla in un cielo di primavera, tra gocce di rugiada che ti bagnano il viso e il fuoco fatuo d' un desiderio inespresso che rende il tuo vivere corsa continua a caccia di polvere di stelle. Mi piace sentire sulle labbra il sapore d' un bacio, che attendo da una vita intera. Dall' istante in cui i nostri sguardi hanno intrecciato i loro destini, come scintille d' un fuoco che non brucia. Luce che rischiara questa notte estiva. E sfuma nel bagliore d' un abbraccio che riduce il mondo a noi due soltanto.

mercoledì 28 agosto 2013

Guardami nell' anima

Guardami nell' anima attraverso gli occhi. Passaggio segreto che conduce al mio essere. Sentiero percorso chissà quante volte. Forse in sogno o forse tutte le volte che i tuoi occhi hanno incrociato i miei. Sentire addosso il mio respiro, mentre con inconsistenti dita mi sfiori i pensieri. E l' eco della tua voce risuona in ogni anfratto di quest' anima che conosci come il prato su cui giochi di bambina ti rendono felice. Non perdere il conto dei battiti. Ritrova in essi quelle parole che divengono silenzio assordante. O macchie d' inchiostro sulle pagine di vecchi quaderni in cui ogni virgola è sfumatura della tua storia. Guardami nell' anima e prendila come dono. Promessa d' appartenerti che rinnovo ogni notte. Quando a luna che t' assomiglia dichiaro sentimenti timidi ma sinceri. Occhi che scrutano le stelle in cerca di risposte. O forse solo d' un tuo sorriso.

lunedì 26 agosto 2013

Dedico a te

Dedico a te quest' istante silenzioso in cui prendon vita i miei pensieri. Divenendo quelle parole con cui provo, ogni notte, a stendere un tappeto di foglie sul sentiero che giunge fino a te. Notte di sogni ad occhi aperti. D' abbracci che lasciano addosso il sapore del non detto. Di sentimenti appena sussurrati. Di mani che protendonsi nel buio cercando altre mani. O forse solo l' appiglio per le porte d' una storia non ancora scritta. Dedico a te il respiro lieve ch' accompagna il mio scrivere. Curva leggera che disegna sul volto un sorriso e sfuma nei colori dell' arcobaleno il tuo sguardo sognante. Che guarda all' alba di un nuovo giorno lanciando sassi in uno stagno. Ed ogni cerchio è un desiderio ch' aspetta di divenire una meravigliosa realtà. Dedico a te la brezza leggera che pervade queste mie parole. Poema senza metrica che avvolge il tuo corpo. E lascia addosso il sale d' una lacrima di gioia che riservi per momenti speciali. Il vagito d' un bimbo che urla alla vita. Lo sciabordio delle onde al tramonto. O il silenzio d' un bacio che in sé nasconde promesse d' amori mai nati.

martedì 20 agosto 2013

Parole

Parole. Specchio di sentimenti antichi. Di un' anima nuda affida il proprio corpo inconsistente alla fioca luce di una notte stellata. E danza, sfiorando frammenti luminosi ch' ad ogni respiro lasciano in dote un sorriso e l' eco di universi lontani. Parole. Che tra gli spazi vuoti d' una pagina bianca attendono di schiudere i loro occhi al mondo. E un gemito sommesso è il loro inno alla vita. Tenendosi per mano raccontano storie, incorniciano visi e tra rime sparse decantan la bellezza di chi esprime emozioni in una missiva. Parole. Il solo dono ch' a te posso concedere stanotte. Sian esse le gemme preziose ch' adorneranno il tuo corpo. Divengano il vestito che ti renderà principessa in fuga da una fiaba. Sian loro a sfiorarti dolcemente le labbra, com' io ogni notte faccio, alla fine di un sogno magnifico.

sabato 17 agosto 2013

Stringimi forte

Stringimi forte. Un istante ancora. Il tempo di nutrirmi di un altro tuo respiro. Lasciando che sia una carezza a dettare il tempo di questa notte insonne. Fatta di silenzi dentro cui nascondersi e sguardi con cui esprimere condivisi desideri inespressi. Stringimi forte. Appartengo al vento che questa notte soffia leggero sui tuoi sogni. Legami al tuo corpo. Lascia che divenga meraviglioso tutt'uno. Corpo ch' accoglie due anime che da troppo tempo, ormai, si cercano e trovano in un abbraccio un' estasi che appartiene solo a romantiche entità fatte di polvere con cui si fabbricano i sogni. Stringimi forte. Ed io farò lo stesso. Sicché tu possa tenere tra le mani il mio mondo. Minuscolo frammento d' universo che cerca la sua luce in tuo sorriso. Ch' ascolta l' alba nei tuoi sussurri e ammira il tramonto nelle curve del tuo volto. E che in un bacio trova il senso del suo essere.

giovedì 15 agosto 2013

Quel giorno mi fu chiesta la luna

Ci guardammo negli occhi tutta la notte. Non un battito di ciglia. Non un respiro che non rispettasse il tempo dettato dai nostri sguardi. L' aria si riempì dei nostri profumi. Essenza di vita vissuta, da una parte. Un passato ch' esige il rispetto di farsi riconoscere all' olfatto. Dall' altra l' odore pungente dell' innocenza. O forse solo dell' assenza di colpevolezza. Perché col peccato, prima o poi tutti i corpi ci fanno i conti. Le portai in dono la luna. Retaggio di una promessa antica, senza tempo. Qualcosa di non scritto ch' echeggiava nella mente, come un tarlo che continua a rodere il legno. Guardò quell' astro nascosto tra le mie mani ed allungò verso di me una stella. La stessa cui era stata paragonata anni prima, rivolgendo lo sguardo al soffitto luminoso d' una vecchia cittadina di mare. Ricordo salmastro ch' impregna l' olfatto. E pure l' anima. Restarono fermi i nostri corpi. Immobili spettatori d' un gioco fatto di ombre che si cercano e nell' intimità d' una luce abbagliante si scambiano mute effusioni che lasciano di stucco passanti senza vista che segnano a dito quell' esibizione di nuda sostanza che genera l' estasi del buio. Ci guardammo negli occhi tutta la notte. E solo all' alba ci accorgemmo d' esserci amati fin dal primo istante. Da quel giorno in cui mi fu chiesta la luna. Pegno d' amore. O forse solo specchio per una stella alla ricerca del suo cielo.

martedì 13 agosto 2013

Una luna rossa d' invidia

Riflettere, di fronte ad una luna del genere, pare quasi un delitto contro gli astri. Uno spicchio sorridente guarda proprio nella mia direzione. Ammicca d' una luce rossastra che non lascerebbe indifferente il più glaciale dei cuori. Mi concederà, questa luna, il privilegio di tradirla questa notte. Di ritrovare nella sua immagine il profilo d' un volto che rapisce i miei pensieri. Brezza leggera che mi sfiora la faccia. Che solletica l' olfatto con lo stesso profumo che ritrovi in certi abbracci. Che chiudendo gli occhi schiude il sipario su immagini che restano impresse, come indelebili segni sulla pelle. Mi concederà questa luna, di non dedicarle queste mie parole. Da qualche parte lascerò appuntata una promessa. Di farmi perdonare, incorniciando la sua bellezza tra le mie parole. Ma non questa notte. In cui un silenzio fa da sottofondo perfette per certe riflessioni che ti conducono in sentieri sconosciuti. Ed è lecito cadere durante un impervio cammino verso nessun luogo. Eppure si sorride. Spinti da sentimenti antichi. Da promesse rivolte al cielo. Da venti che sospingono il cammino d' un novello Ulisse in cerca della sua Itaca. Alzando gli occhi ci si perderebbe a guardare questa luna. Una lacrima solcherebbe il viso, lasciando al gusto d' una lacrima schiudere un baule di ricordi. Ma ci si concentra su un volto e basta. Lo stesso ch' ogni notte da voce ai sogni. E distende il volto in un sorriso.

venerdì 9 agosto 2013

Notte senza tempo

Notte senza tempo. Velo di pioggia che copre il mondo. Ed ogni goccia è un sussurro che schiudendosi dona all' aria il tuo nome. Echi indistinti che da lontano ascolti. Nascosta dietro il vetro d' una finestra ch' affaccia sulle tue fantasie. Giochi di luce in cui le ombre danzano. Notte senza volto. In cui uno specchio riflette l' immagine d' un meraviglioso pensiero, che è goccia d' acqua in un mare d' inchiostro. Da cui nascono storie. E profili sfumati che rassomigliano alla tua anima. Meta irraggiungibile. Rotta segnata dalle stelle e da destini che s' incrociano prima che l' alba soffi via la polvere di sogni che giace sui nostri occhi addormentati. Notte senza te. Silenziosamente t' osservo e veglio sul tuo sonno. Sicché il tuo sorriso sia per me luce che filtra tra le maglie buie di questa uggiosa insonnia. E mi parli il tuo respiro. Sussurrando versi senza metrica che diverranno poi cornice. D' un ritratto ad occhi chiusi che scriverò per te.

lunedì 5 agosto 2013

Questa notte d' estate

Prendono forma i miei pensieri e divenendo parole spezzano il silenzio di questa notte d' estate. Fatta di panorami che tolgono il fiato e di respiri ch' uniscono due corpi in estasi private di cui resterà addosso il sapore e l' abbraccio che lega anime in fuga che si ritrovano. Viaggiano, i miei pensieri, attraverso costellazioni sconosciuti. Intingendosi nello specchio d' un lago da cui sgorga linfa vitale per sogni non ancora compiuti. Gocce di cielo che bagnano la mia esistenza. Ed il mio scrivere è intriso d' inchiostro e di sostanza eterea ch' aggiunge un pizzico di magia a questo mio incessante ticchettio. Plasmo con dita inesperte un volto tra le pieghe morbide di questa notte d' estate. La curva d' un sorriso, la geometria perfetta degli zigomi. La linea sorridente d' uno sguardo in cui perdersi per aspettare l' alba. Ed accorgersi ch' un alito di vento dà vita a quelle forme. Il tuo volto. Riflesso di ogni mio pensiero in questa notte d' estate.

venerdì 2 agosto 2013

Una carezza sul tuo volto

Una carezza sul tuo volto è questo cielo notturno. Fatto di silenzi e dita che sfiorano i tasti d' un pianoforte. Ed ogni nota è un respiro lontano. Che si perde alla deriva d' un mare che lambisce i ricordi d' una vita tutta da scrivere. Una carezza sul tuo volto. Lunghissimo istante in cui contemplo la tua immagine. Specchio che riflette sogni, scritti tra le righe bianche d' una mente che vaga tra i verdi sentieri d' un domani già trascorso ed un passato ch' ancora attende d' essere vissuto. Una carezza sul tuo volto. Delicato è il mio sfiorarti. Sicché tu possa guardare ogni singolo frammento dell' anima mia. E ritrovare lì il tuo nome. Caleidoscopio di colori ch' illumina questa notte senza sonno. Fatta di abbracci che uniscono due corpi lontani. Di silenzi rassicuranti. Di labbra che, sfiorandosi, sfumano verso l' alba d' un giorno nuovo.

lunedì 22 luglio 2013

Un senso

Mi chiedo se abbia un senso. Alzare lo sguardo al cielo e guardare negli occhi una luna bugiarda e ammaliatrice. Strappare al cielo quel manto di stelle e farne coperta per questi miei notturni pensieri. Parole che volteggian nell' aria, per adagiarsi poi, come foglie d' autunno, su questa pagina bianca. E riempire così quelle righe vuote di sentimenti passati e di lacrime che non hanno il sapore del sale. Ma di ricordi vividi come macchie di pennello sulla tela. Mi chiedo se abbia un senso. Sentire nel silenzio la tua voce. Eco di parole pronunciate sottovoce. O forse nascoste in qualche sorriso ch' ancora illumina le mie notti senza sonno. Quelle trascorse a chiedersi cosa mai sarebbe successo se quel giorno i nostri sguardi distratti non si fossero incontrati. Se un bacio non fosse stata la promessa d' un attendersi un attimo ancora. Per tracciare i passi d' un cammino da affrontare tenendosi per mano. Voltandosi solo per far la conta divertita delle orme sulla sabbia. Mi chiedo se abbia un senso. Rimanere ancorato a certi ricordi. A profumi che richiamano il tuo nome. Al tepore d' un abbraccio che scalda un inverno intero. Lasciando certe istantanee d' esistenza tra le pagine d' un libro ingiallito. Passato che scolpisci sulla pelle. Che si fa strada tra le pieghe dell' anima. E s' inarca il volto in un sorriso. Che ha la stessa consistenza d' una piuma che, leggera, si perde nel vento di una notte d' estate. Fatta di luna piena e silenzi. Di storie da raccontare allo specchio. Scorgendo lacrime che non lasciano segni. Rinnovando carezze che scuotono l' anima con un brivido. Sussurrando la promessa d' un "t' amo" che sarà canto per questa nostra notte. Distante. Eppure così vicina.

sabato 20 luglio 2013

Lucente musa

La sabbia che scricchiola sotto i piedi. Il silenzio d' una notte d' estate rotto solo dalla voce del mare ch' intona il suo canto leggero. Naso in su. Occhi spalancati. E lei che si prende la scena. Piena come non mai. Lucente musa per animi romantici, che in lei trovan l' ispirazione. O forse risposte. E c'è chi in questa luna ritrova un volto. Nei chiaroscuri di certe sue espressioni. Nell' etereo bagliore ch' ammalia i sensi. Che il cuore riempie di sentimenti antichi e priva di parole l' intelletto. Sicché un respiro possa trascrivere emozioni lunghe un vita. O forse solo un istante. La sabbia scricchiola sotto i miei passi. E tendo a te le mani. Sicché tu possa guidarmi verso l' orizzonte senza luce d' una notte d' estate. Sicché insieme si cerchi l' alba e la si attenda come il finale d' un sogno troppo bello. E ancor meglio sarà il risveglio, trovandoti accanto.

lunedì 15 luglio 2013

Ormai ho perduto il conto

Ormai ho perduto il conto del numero di volte che t' ho scritto. Di tutte quelle volte in cui ho cercato d' acchiappar parole tra le pieghe della mia mente, per offrirle a te. Semplice dono che s' offre a una dama. Oppure muta dichiarazione di sentimenti antichi. Ormai ho perduto il conto dei chilometri d' inchiostro che legano queste mie missive. Scarabocchi che, misti a lacrime e sorrisi insonni, t' offrono il quadro astratto di questo mio universo. Che stringo in una mano. Ch' a palmo aperto dono a te. Sicché tu possa orientarti senza bussola nel mio vivere e possa percorrere strade di ciottoli e sogni ad occhi aperti. E correre col vento sulla faccia di chi, per la prima volta, senta la brezza d' un giorno di sole, accorgendosi allo specchio d' esser un astro per qualcuno. Ormai ho perduto il conto dei desideri espressi alle stelle cadenti. E non v'è spicchio di cielo ch' abbia tralasciato per essere sicuro che tu sia sorridente e ch' ogni tuo risveglio sia l' alba lieta d' un mondo che nasce e finisce in un abbraccio. E che sia la tua voce il vento che spinge le navi verso isole lontane. Di sabbia bianca e tramonti color rosso dorato. Ormai ho perduto il conto della promessa di non erger te a musa per i miei notturni discorsi di carta. Eppure vieni in mente. Nascosta da sogni a bassa voce e pensieri sorridenti. Immagine che si riflette nei miei occhi bambini che curiosi guardano il mondo. Leggera come piuma al vento e forte come uragano che sconquassa la mia monotonia. Semplice. Eppur perfetta per il tuo solo esistere.

venerdì 12 luglio 2013

Trascorreranno mille altre notti

Trascorreranno forse mille altre notti prima che t' accorga di quanti pensieri abbia affidato al vento. Spicchi di luna ch' ispireranno le mie missive. Le stesse ch' ogni notte nascondo agli occhi del mondo. Sicché un giorno, tra quelle righe, tu possa ritrovare la tua storia. Fatta di sguardi che s' incrociano, per poi cercarsi al tramonto d' un giorno distratto. Di abbracci che legano due corpi, per farne poi mondi microscopici, in cui la distanza è quella che separa due sorrisi. E di labbra tremanti cui s' affida un destino. O forse solo capitoli di storie ingiallite che dinnanzi al fuoco scaldano sopiti sentimenti. Trascorreranno forse mille altre notti prima che tutto ciò diventi palcoscenico per questa nostra vita. Ma io continuerò a guardare il cielo. A chinare il capo per ammirare una sorridente luna. A tendere una mano nel buio, in attesa che tu la stringa.

domenica 7 luglio 2013

Spero tanto ci sia la pioggia

Spero tanto ci sia la pioggia, il giorno in cui io e te ci incontreremo. Sicché ogni volta che il cielo me ne farò dono, sentirò in quello scroscio leggero l' eco del tuo nome. E ritornerà alla mente l' attimo in cui una muta promessa ha legato i nostri sguardi. Spero tanto ci sia la pioggia, il giorno in cui un abbraccio farà farà di noi un tutt'uno. Tempo che, ossequioso, fermerà il suo cammino, facendo riverenza allo spettacolo di due anime che si fondono. Creando universi microscopici, in cui mille vite nascono soltanto per cercarsi. E ritrovarsi alla fine d' un giorno di pioggia. Spero tanto ci sia la pioggia, il giorno in cui un bacio colmerà di silenzio il nostro parlare. Sapore d' estate e desiderio che passa di labbra in labbra. Peccato cui non può sottrarsi l' anima più pura. Riga conclusiva d' una storia che scriverò intrecciando le tue dita alle mie.

venerdì 5 luglio 2013

Verrà la notte

Verrà la notte ed avrà i tuoi occhi. Quelli di bambino sorridente ch' osserva il mondo e ne trasforma ogni angolo in gioco. Che senza pensieri danza al chiaro di luna. E di stelle si sazia con sguardo sognante. Verrà la notte ed avrà l' odore del tuo corpo. Primavera che dura un' intera esistenza. Brezza marina ch' appaga il mio respiro. Profumo di terra inesplorata, che le mie dita saggiano nel calore d' una carezza con cui conquisto il tuo volto. Verrà la notte ed avrà la tua ombra. Presenza senza luce che nel buio cerca la sua metà. Labbra che sfiorandosi accecan lo sguardo e danno vita ad infinite albe, in cui specchiarsi. Verrà la notte. E tu con essa. Come dono prezioso emergerai dall' oblio della mia mente. Per divenire musica silenziosa, ch' ispirerà queste mie parole. Sogno tangibile, che da senso al mio esistere.

lunedì 1 luglio 2013

Il cielo silenzioso di Isla Negra

"Mi spiace averle dato appuntamento a quest' ora señor Pablo. Sa bene che solo di notte riesco a parlare con lei. In compenso la vista è splendida. Isla Negra al chiaro di luna diventa ancor più bella. No... non sto tergiversando. E' che un panorama del genere lascia senza fiato. Si... mi scusi... un altro rigo sprecato a parlar di nulla. Credo, señor Pablo, di averla trovata. Quella musa silenziosa ch' ispira i miei componimenti. Evanescente presenza, scappata da un sogno per guidare alla deriva i miei pensieri. Sguardo che si perde tra i chiaroscuri di questa notte in cui divido il mare con lei. Magari è soltanto un' illusione. La rima baciata che completa un discorso. O forse un sogno che all' alba svanisce. Lasciando sulle labbra il sapore del sale. E della sabbia ch' avvolge due corpi in cerca della loro essenza. No, señor Pablo, non parlo per versi. Come lei, lascio che sia il cuore a guidare il lento fluire dei pensieri. Svuotando la mente e lasciando l' anima colma di sentimenti antichi. Sbiaditi come vecchie foto lasciati in un cassetto, ardenti come fuochi d' estate che proiettan verso il cielo le loro braccia senza corpi. Tornerò presto a trovarla, señor Pablo. Come sempre, farò tesoro d' ogni suo consiglio, ma sarò altrettanto ardito da far di testa mia. Ed accarezzerò ognuna delle cicatrici che mi ricorderanno un nuovo errore. Ma ci sarà una luna da dividere insieme. L' eco di una risacca come sottofondo e il cielo d' Isla Negra, per stringersi ed attendere, silenziosi, l' alba di un nuovo giorno".

venerdì 28 giugno 2013

Con una carezza ti sfioro l' anima

Con una carezza ti sfioro l' anima. Sicché tu possa percepire le mie emozioni. Quei silenzi carichi di parole. Quegli sguardi che, muti, ti schiudono le porte d' un mondo che t' appartiene fin dall' attimo in cui il destino ha incrociato i fili dei nostri cammini. Con una carezza ti sfioro l' anima. E mi perdo nella luce abbagliante del tuo sorriso. Vento d' estate è il tuo respiro. Sabbia che scricchiola sotto i miei passi incerti. Alla ricerca del tuo corpo che m' attende alla fine d' un giorno lungo quanto un pensiero. Con una carezza ti sfioro l' anima. Affido a queste mie parole di comporre binari ove scorrano i tuoi sogni. Musica senza spartito ch' invita due anime a ballare. Intreccio di corpi che si risvegliano distanti. Ma fili invisibili le legano. Gli stessi ch' avvolgon la tua anima alle mie dita.

lunedì 24 giugno 2013

Più o meno un milione di volte

Più o meno un milione di volte abbiam guardato lo stesso cielo. Senz' accorgerci mai che il vento portava con sé i nostri respiri. E l' eco di quei pensieri che raramente divengon parole. Ma ch' ugualmente lascian segni indelebili nascosti tra le pieghe dell' anima. Più o meno un milione di volte abbiamo percorso lo stesso cammino. Senza mai allungare una mano nel fitto del bosco, per timore ch' altre dita le cercassero. Buio dell' anima che si dissolve accecato dalla luce di certi antichi sentimenti e di una luna bugiarda che mostra agli amanti il suo vero volto. Più o meno un milione di volte mi sono promesso di scriverti questa missiva. Sicché tu sappia che voce hanno i miei pensieri. Occhi che scrutano il cielo in cerca di risposte, perdendosi nel dolce oblio d' uno sguardo.

venerdì 21 giugno 2013

Chiacchiere notturne con monsieur Cyrano

"Abbiamo qualcosa in comune io e lei monsieur Cyrano. Glielo assicuro. No... per carità. In un duello non resisterei che pochi secondi ai suoi affondi. Sarei un avversario leale, ma fin troppo facile da battere. E poi... preferisco impugnare la penna ed affondarla su un foglio bianco. Lasciando che siano le mie emozioni a parlare. Vede, monsieur Cyrano, ciò che abbiamo in comune è una musa ispiratrice. Ch' ogni notte ci compare in sogno. Che, con la mente ci proietta, sulla luna e di lì ci scaraventa nell' oblio d' un presente che ci vede con gli occhi rivolti al cielo a pregare che s' affacci ad un balcone e ci sorrida. Si monsieur Cyrano... uno di quei sorrisi ch' illuminano la sua penna ed ogni vergata sul foglio è un segno indelebile sull' anima. Chissà se in comune avremo anche il destino. Continuare silenziosamente ad esprimer sentimenti. A dar voce ad allocchi che di bello han soltanto l' aspetto. A lasciare che l' esistenza divenga la candela che nel buio illumina il sorriso d' una donna amata. O magari s' arriverà all' ultima pagina della storia col capo canuto, coperti solo da un abbraccio. Condividendo sorrisi e quegli sguardi complici che rendon l' esistenza degna d' essere vissuta. Col suo permesso, monsieur Cyrano, le faccio riverenza e la saluto. Lì fuori c'è una meravigliosa luna piena. Non vorrei perderla. Sarebbe il dono più prezioso che potrei offrire alla mia dama".

martedì 18 giugno 2013

Occhi di bambino

Occhi di bambino. Ch' osservano il mondo con innocente curiosità. Sicché l' angolo più remoto possa divenire un campo da gioco. Da calpestare silenzioso, lasciando ch' un sorriso dipinga nel cielo sfumature d' emozione. E scriva tra le nuvole le righe di quelle favole che s' ascoltano al calar del sole. Occhi di bambino. Nei quali si riflettono immagini d' un tempo passato. Sguardi che trafiggon dolcemente, come lame d' un sole di maggio che apre il sipario di un giorno nuovo. Goccia d' acqua che disseta una terra lontana. Rami che tendono al cielo, come mani festanti. Afferrando sogni e accarezzando il cielo. Occhi di bambino. Nei quali ritrovo la tua essenza. Frammento d' universo che sfioro avidamente con dita di velluto. Muta bellezza che spezza il respiro. Che regala a questi miei occhi canuti la luce d' un giorno nuovo. La certezza di sogni ad occhi aperti.

domenica 16 giugno 2013

Il guardiano dei sogni, Henri Rousseau

"Sicché monsieur Rousseau è lei il custode della porta dei sogni? No... non mi sognerei mai di mancarle di rispetto. E' solo che m' aspettavo una creatura sovrannaturale. Un avatar fatto di luce o qualcosa del genere. Accontentarmi? Ma scherza... Non sto più nella pelle. Insomma... uno come lei, che riesce a rendere vivo un sogno. A dargli respiro sulla quella nuda tela bianca. Sa monsieur Rousseau talvolta ci provo anche io. Provo a render tangibili i miei sogni. Attraverso appunti che distrattamente lascio su qualche foglio bianco. Ad ogni parola corrisponde un respiro, un battito di ciglia o un sorriso che solo qualche attimo prima ha preso vita nella mia vita. Ma le assicuro, monsieur Henri Rousseau, che ci sono momenti in cui il mio vocabolario non è che una landa desolata. E' l' istante in cui compare lei. Quella donna che, da tempo, rapisce ogni notte i miei pensieri. S' impossessa dei miei sogni divenendone protagonista indiscussa. E non v' è notte in cui non la rimiri per ore, nel tentativo anche solo di sfiorare la sua immagine. Così reale agli occhi della mia mente, da lasciarmi addosso l' odore del suo respiro ad ogni mio risveglio. Non so se è mai riuscito a provare tali sensazioni, ma le assicuro che sarebbero d' ispirazione per qualche suo nuovo capolavoro. Col suo permesso, monsieur Rousseau, varcherei quella porta. Sono così curioso di vedere cosa c'è al di là della porta che divide il sogno dalla ragione. Non m' aspetto certo d' ascoltar musiche celestiali o cinguettii d' uccelli rari. Mi basta sapere che troverò lei. Mirabile visione ch' ispira la mia penna. Essenza di vita che nutre il mio corpo di respiro. Piacerà anche a lei. Ne sono sicuro".

venerdì 14 giugno 2013

Mille modi d' affrontar la vita

S' affronta la vita nel tentativo di costruirsi delle certezze. Giorno per giorno. Come granelli di sabbia che lenti scivolano nel vitreo imbuto d' una clessidra. Per sancire un legame tra il tempo che passa e la maturazione di certi sogni. S' affronta la vita nella speranza di cancellare con colpi di spugna certi errori. E con essi le sofferenze. Ferite profonde che toccano l' anima e lasciano in superficie segni visibili. Sicché ci si ricordi che ogni scelta comporta un sacrificio. E spesso questi hanno il volto imrbonciato d' un giorno senza sole. S' affronta la vita nascondendo tra le pagine d' un ingiallito diario certe immagini, che riescono a dare una piega sorridente ad un cervello svagato. Istantanee che portan con sé gli odori d' un attimo vissuto intensamente. E ritrovare in uno specchio opaco il riflesso dei propri occhi, quasi li s' osservasse per la prima volta. Ho scelto d' affrontar la vita e di guardarti di lontano. Con la discrezione di chi mai ti perderebbe d' occhio. Sicché un tuo semplice respiro non manchi al mio appello. Ho scelto di dedicare a te i miei pensieri notturni e quei sogni che nascono da parole messe in fila col solo criterio del cuore. Ho scelto di vivere così la mia esistenza. I saggi parlerebbero di follia. I romantici, più semplicemente, darebbero la colpa all' amore.

lunedì 10 giugno 2013

S' attende la notte

S' attende la notte per contar le stelle. Per ritrovare in quelle flebili candele appese al cielo, un volto familiare. Oppure un sogno, ch' attende d' esser realizzato. E restar lì col naso ch' indica punti lontano, ad ascoltare il silenzio d' un respiro. O il chiassoso battito d' un cuore che risuona tra le spire d' un abbraccio. S' attende la notte per scrutare il mondo al di là d' un vetro. E ritrovarlo addormentato. Coi pugni serrati di chi riflette ad occhi chiuso, e il corpo rannicchiato in pochi centimetri di lenzuola di bucato, sicché il tempo della mente s' arresti a quando s' era bambini. E il timore del buio riportava alla mente un grembo materno e la speranza d' una mano che l' avesse sfiorato. S' attende la notte per dar voce ai propri pensieri. Immaginando un volto sorridente che trepidante aspetta di trovar tra quelle parole il suo ritratto. Galleria poetica che rende onore al tuo viso. Fili d' inchiostro ch' avvolgon la tua anima e la legano alla mia. Indissolubilmente.

martedì 4 giugno 2013

Ai margini d' un vecchio bistrot

Ai margini d' un vecchio bistrot, scrivo questa mia missiva. Che leggerai tra cent' anni. O qualche giorno più tardi. Col capo canuto racconto d' un presente in cui sei centro del mio universo. Immagine che mi compare in sogno, rendendo lieto ogni respiro e spalancando al giorno nuovo un sorriso. Gemma rara ch' a te dono, quale pegno d' un pensiero costante che ha il tuo stesso nome. E' lungo questa strada fatta di ciottoli ed ombre che danzan lungo i muri, che rivedo il tuo volto. Impercettibile sfumatura che rapisce lo sguardo. Ch' indica alla mente la direzione per raggiunger luoghi inesplorati. Un' arcadia di pensieri sorridenti, che divengon versi. Disegnando il tuo profilo tra le nuvole d' un cielo senza stelle. Ai margini d' un vecchio bistrot, t' aspetto alla fine d' una notte senza tempo. Col capo canuto e gli stess' occhi di quando un giorno di cent' anni fa, in cambio d' uno sguardo, ti concessi l' anima.

domenica 2 giugno 2013

I mille volti di un cielo stellato

Un cielo stellato sarà il sipario perfetto per questo mio atto unico. Ode al tuo sorriso. Pochi versi, in cui raccontare frammenti d' un mondo che nasce e compie la sua orbita nel tempo d' un sospiro. Quello che silenziosamente dedico a te, ammirando la tua immagine riflessa nello specchio delle mie storie. Un cielo stellato farà da guida al mio notturno cammino. In punta di piedi, sicché non possa disturbare i tuoi sogni. E camminare su fili di ragnatela distesi tra nuvole addormentate. E lasciarmi cadere, come foglia d' autunno, per planare tra le tue mani. Un cielo stellato coprirà con discrezione un nostro abbraccio. Durerà una notte intera. Schiuderà le porte d' un giorno nuovo. Carezze, che disegnano i tuoi confini. Baci, che lascian sulle labbra il sapore di un' antica promessa. Termine arcaico, che i savi chiamavano amore.

lunedì 27 maggio 2013

Parlerai di me come d' un sognatore

Parlerai di me come d' un sognatore. Che vive d' illusioni. Che cammina in equilibrio precario lunga quella fune che separa la realtà dall' universo fantastico che si cela dietro un paio d' occhi sorridenti e misteriosi. Eppure è tra quelle pagine senza peso né macchie d' inchiostro ch' ogni giorno scrivo la mia storia. Sicché tu possa leggerla tra le pieghe di una notte che trascorrerai insonne ad ammirar la luna piena. O ne sentirai il canto leggero, nei tramonti ventosi d' una spiaggia mai calpestata. Concederai a me mill' altri nomi. Qualcuno farà sorridere. D' altri ne resterà una cicatrice che segnerà il passaggio d' un giorno. E poi di un altro. E intanto resterò lì ad attenderti. Col capo canuto e le dita nodose di chi col tempo ha fatto un patto. Che si fermi dall' istante in cui i tuoi occhi incroceranno i miei. E ci lasci gustare certi istanti per un tempo infinito. E che poi riprenda tutto, com' era cominciato. Pur se privato d' un senso, per chi l' ha già trovato in un tuo sorriso. Parlerai di me come d' un sognatore. E non potrò darti torto. Sarà forse questa la ragione del nostro innamorarci ad ogni nuova alba.

venerdì 24 maggio 2013

Tenera è la notte d' un vecchio sognatore

Notte di silenzi. E contemplazione. Le note di Miles Davis come tappeto sonoro su cui far scivolare i miei passi. Per raggiungere quella finestra oltre la quale si nasconde il tuo sorriso addormentato. E pagare un penny per ogni tuo pensiero. Ma solo per aver mill' altre idee da trascrivere su queste pagine bianche. E regalarti storie ch' un giorno leggerai distrattamente. O forse lo farai nel chiarore delicato delle lacrime che rigano il volto e fan brillare gli occhi. Notte di riflessioni al chiaro di luna. Col naso rivolto al cielo e la mente che vaga tra i tetti. Lenzuola che hanno il profumo d' un sentimento ormai invecchiato. Labbra che si cercano per affidarsi segreti e peccati. Mani ch' accarezzano corpi senza volto. Tributo di carne che teneramente trova il suo compimento. Tra mormorii da camera letto e mute preghiere di chi ama senza esser corrisposto. Notte in cui non avrei voluto affidarti i miei pensieri. In cui avrei fatto a meno d' ascoltare la tua voce, nell' eco di un ricordo. Eppure eccoti qui, a spartire con questa luna malinconica frammenti dell' anima mia. Pezzi unici ch' arricchiranno la tua collezione. O, più semplicemente, ti stringeranno a me stanotte. E per chissà quant' altro tempo ancora.

domenica 19 maggio 2013

Omaggio al professor Ismael A. Ismael Bartleboom

"Continui a scrivere professor Bartleboom. Lo farò anche io. Ogni notte, alla luce di una vecchia lampada. Chilometri d' inchiostro segneranno la strada dei miei pensieri. Camminerò in punta di piedi, sicché ad ogni passo possa sentire l' eco di un respiro. E in esso perdermi, lasciando che la notte mi racconti una nuova silenziosa storia, che riporterò in qualche mia missiva. E continuerò a parlare a lei, professor Bartleboom. A quella donna ch' attendo da una vita intera. Quella cui dedicare le mie lettere. Protagonista di quei sogni ad occhi aperti che rendon dolce l' insonnia tra polverose carte e piogge di stelle cadenti al di là d' un vetro opaco ch' affaccia sul mare. Continueremo ad attendere professor Bartleboom. Aspetteremo ch' il silenzio di questa spiaggia venga spezzato dal ritmo cadenzato di quei passi, che copriranno il suono lieve d' un respiro. E attenderemo che un sorriso si rifletta in un nostro sguardo. E che un abbraccio ci porti via da quest' oceano mare".