mercoledì 28 marzo 2012
La sabbia sotto i piedi e l' orizzonte davanti
... La sabbia attutisce il rumore dei miei passi. Lo rende impercettibile. Ma lascia un segno di quel passaggio. Sta a te scegliere se vuoi camminare sulla battigia, e lasciare che il mare porti via con sé, ad ogni tuo passo, la tua orma. Oppure camminare qualche centimetro oltre la spuma del mare e lasciare che il tuo segno resti indelebile. Come una ferita sulla spiaggia.
Ho scelto di quei pochi centimetri che separano la terra dal mare. Per lasciarti una traccia. Per indicarti la strada. Perché un giorno, se mi cercherai, saprai qual è la strada giusta per arrivare fino a me. Io continuo a camminare in silenzio, perché è lì, nel silenzio, che sta il senso del viaggio. In quei momenti in cui il tuo sguardo mira l' orizzonte e prova a raggiungerlo. Senza parlare. Senza farmi domande. Senza voler trovare necessariamente un senso a tutto questo, qualsiasi cosa sia.
Chissà che un giorno tu non decida di camminarci in quel silenzio e di seguire quelle orme. Io sarò lì ad aspettarti. Dove finisce l' orizzonte. Dove la terra diventa mare. Dove i sogni prendono vita.
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