lunedì 18 luglio 2011

Il bambino con l' aquilone


"I miei sono attaccati ad un aquilone che vola sempre alto, ma prima o poi arriverà la folata di vento che me li riporterà a terra, così che possa afferrarli". Contrariamente al solito, questa volta non cito nessuno e mi creo da me la frase con cui scrivo questo post. Ripenso ai miei sogni, alle mie aspirazioni professionali ed a quanto ho fatto finora affinché questi sogni cominciassero ad avere sostanza, dopo aver preso forma qualche anno fa. E in quello "specchio dei ricordi" rivedo me bambino (appena 17 anni!!!) con qualche chilo di troppo, un bel pò di barba in meno e neanche l'ombra di un capello bianco. Che poi la sfumatura brizzolata non fa vecchio. Tutt'al più ti da quell'aria vissuta che tanto piace (a proposito... piace?). Ma soprattutto, aggiunge un pizzico di saggezza alla tua vita. Ops... digressione sul look non prevista. Dicevo... 13 anni fa decisi di diventare un attore. Scelta ardua, difficile, forse folle. Ma comunque una scelta. Per anni ho visto i pro di una professione della quale m'innamoravo giorno per giorno. Ho sentito, raramente, il gusto del successo. Più volte, il sapore acre della sconfitta. Fortuna che qualche anno fa una persona molto saggia mi disse "porta sempre con te un cucchiaino d'argento... ti servirà ad addolcire i bocconi amari che ti riserverà la vita". Quell'argentea posata ha ormai fatto amicizia col mio palato. Passa il tempo, ma non quella voglia matta di tener fede ad una promessa fatta, a me stesso, in una notte in cui solo le lacrime riuscivano a tenermi compagnia.
365 giorni fa ho cominciato un'avventura fantastica... che in qualche modo ha segnato la mia esistenza e con la quale ho scritto un capitolo nuovo della mia vita professionale. Una vita professionale che mi ha permesso di mettere da parte i problemi di una vita, quella privata, che più o meno di questi tempi cominciava a vedere strapparsi delle pagine importanti.
Stasera un'amica mi dice che sono bravo, che questo è il mestiere che fa per me. Ed io le dico che dopo l'estate mi darò da fare per rendere concreti i miei sogni, per dare un senso a tutti quei sacrifici, quelle rinunce, quelle sconfitte che hanno segnato la mia vita. Le dico "I miei sono attaccati ad un aquilone che vola sempre alto, ma prima o poi arriverà la folata di vento che me li riporterà a terra, così che possa afferrarli". Poi ci rifletto... e se aspettassi quella folata di vento giusta che darà la forza giusta all'aquilone per trascinarmi via con sé? Solo il tempo ha la risposta. Per ora alzo gli occhi al cielo... e sorrido.

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