domenica 5 agosto 2012

Seduto su una panchina

... Ci manca soltanto una panchina. Sulla quale accomodarmi per scrivere i miei pensieri sull' ennesimo taccuino che chissà quando riuscirò a portare termine. La data in alto a destra, il nome della traccia che in quel preciso istante inizia a circolare nel lettore e tre punti sospensivi come fonte d' ispirazione. Il resto lo lascerei al suono del mare. A quello sciabordio lento, ch' infonde sicurezza. Che placa le anime in pena. Ch' accarezza una foglia di ninfea sperduta, che ritrova verso riva la sua rotta. Occhi fissi verso l' orizzonte. Quella linea che taglia mare e cielo. Che guida i raggi del sole verso mete lontane. Che tende le mani dagli abissi alle nuvole. Infine avrei in testa un unico pensiero. Un' immagine che dona luce all' essenza del mio essere. Che tramuta sogni in certezze e certezze in brandelli di sogni. Un pensiero che regala il sorriso. Di quelli che compaiono in fondo ad una pagina e che rende speciale il viver stesso.

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