venerdì 9 novembre 2012
I consigli di Pablo Neruda
"Si accomodi Señor Pablo. No... accenda pure la pipa. Non mi da fastidio il fumo. Facciamo però che ci scambiamo di posto. Così a me arriva l' aria salmastra e lei guarda il mare. Magari la ispira. No... non mi permetterei mai di commissionare a Pablo Neruda una poesia per me. Se sono qui è solo per chiederle un consiglio. Di donne se ne intende. Certo... anche di politica. E letteratura ovviamente. Ma preferirei parlar di donne. Ha presente quando nel cervello non c'è spazio che per un solo pensiero? Cerchi di allontanarlo... e lui torna. Imperterrito. Farebbe quasi rabbia se non fosse che quel pensiero è divenuto il centro motore del mio universo. Scrivere una poesia? Ne è sicuro Señor Pablo? Non metterei mai in dubbio la sua parola. Solo che... lei è uno scrittore, ha vinto un premio Nobel. Io sono solo uno che prova a mettere su un foglio bianco le proprie emozioni. E sono più che sicuro che questa volta la mia pagina rimarrà immacolata. Magari potrei di quegli occhi che vegliano su di me. E meravigliosa è la sensazione d' essere osservato. O dei tentativi di rimuover quella maschera che indosso per far comprendere chi davvero sono. Magari riesco a cavarmela da solo. In caso contrario tornerò da lei. Verrò a bussarla di notte. Quando la nostra insonnia ci farà accomodare vicino alla finestra. E lei fumerà placidamente la sua pipa. Ed io le parlerò ancora di quegli occhi. Glielo assicuro Señor Pablo... son così belli ed espressivi che finirebbero in una sua poesia..."
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