lunedì 11 marzo 2013

Oltre la tela di monsieur Toulouse-Lautrec

"Confesso monsieur Toulouse-Lautrec che non sarei in grado di classificare la sua opera. Non sono un critico e se divido con lei questo tavolo è solo per chiederle un consiglio. No... l' arte non c' entra nulla. C' entrano i sogni. Quelli di vivere una scena come quella del suo quadro. Quello che mi ha così tanto impressionato, da spingermi ad invitarla qui. In questo bistrot nel quale devo parlare a voce bassa. E forse è meglio che nessuno sappia dei miei sogni. Quelli in cui affondo le mani in capelli morbidi, come un prato primaverile. E il profumo della sua pelle è estasi nella quale perdersi. E ritrovare se stessi. E le labbra divengono altari su cui immolare l' innocente peccato di un bacio. Mi creda monsieur Toulouse-Lautrec... è tutto vero. Quei due amanti che ha raffigurato raccontano la mia storia. Quella ch' attende il suo lieto fine. Da consumarsi in un letto. Tra candide lenzuola che profumano d' amore innocente. Di sentimenti senza tempo. Di parole bisbigliate appena svegli. Quando, voltandoti, t' accorgi che i tuoi sogni hanno preso forma. E sostanza. E il tuo respiro è il suo respiro. Ed il silenzio è rotto dal soave schiocco d' un bacio. Glielo garantisco monsieur... talvolta pochi centimetri di tela, schiudono il sipario di storie immaginifiche. Ch' attendon solo di esser raccontate..."

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