sabato 30 marzo 2013

I consigli di monsieur Apollinaire

"Scelga pure la poltrona più comoda monsieur Apollinaire. Le suggerisco quella accanto alla finestra. Non si vede il mare, ma se ne sente l' eco. E' come una ninna nanna. Di quelle sussurrate nelle penombre pomeridiane. Mi scuserà se ho richiesto il suo aiuto, ma vede... è difficile spiegarlo. Riesco in mille modi a scrivere dei miei sentimenti e in nessuno di essi ad esternarli. Come un fiore il cui stelo cresce giorno per giorni, ma i petali timidamente osservano il mondo lasciando solo che, talvolta, dita gentili li degnino d' una carezza. Lo so monsieur, lei è uomo di cultura. Ha conquistato le sue donne con fiumi di parole sincere. Come grappoli d' uva matura che macchiano di nettare divino mani avide di pungenti sapori antichi. Conviene con me monsieur Guillaume che certi sguardi hanno il dono di fermare il tempo. D' illuminare il buio d' una notte di primavera, come la stella che guida la prua d' una nave che cerca la sua isola perduta. Han, questi sguardi, il potere d' ispirare la sua mente. E accarezzano lievi i miei pensieri. Sicché gioco diviene dedicare, a chi so d' amare da tempo immemore, ogni notte i miei versi. Mi racconti del cielo di Roma che l' ha vista nascere monsieur Guillaume. Mi parli, una volta ancora, delle notti lungo la Senna. A sollevare al cielo calici di vino e brindare ebbri di vita e d' amore. Mi conceda l' occasione d' ascoltare la sua storia. E venirne rapito. Sicché possa prender per mano la musa ispiratrice dei miei sogni e lì portarla. E lasciarla cullare dal canto d' una notte silenziosa. Fatta di respiri. D' occhi che si chiudono. E labbra che si sfiorano".

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