venerdì 19 aprile 2013

Allo specchio con mister Gibran

"Se facessi crescere i baffi saremmo due gocce d' acqua mister Gibran. No... sul serio. Parlo a lei perché resto ogni volta affascinato da ciò che scrive. E non mi riferisco solamente ai viaggi dentro se stesso, per trovare le ragioni della propria esistenza e sentirsi un pò profeti. Parlo d' amore mister Kahlil. Di quel sentimento che nobilita l' anima. Che regala notti insonni. O palpiti supplementari per cuori talvolta spenti dalla routine quotidiana. Ma mi riferisco anche a quello stato d' animo che ti tiene incollato davanti ad un foglio bianco. E trascorrere ore a decantare la bellezza d' un sorriso. L' estasi di un respiro che riempie l' aria del suo essere. Di un gioco di sguardi che colora il viso d' un inaspettato rosso imbarazzo. La prego mister Kahlil, mi dica che anche lei prova tutto questo. Che non è da ritenersi folli se si riavvolge il nastro d' una giornata appena trascorsa, e lo lascia partire sempre dallo stesso punto. Quello in cui due anime vengono a contatto. In cui due universi si sfiorano, creando orbite ellittiche, fatte di sogni e speranze condivise. Come dice? Succede anche a lei? Ma è meraviglioso. No... non ambisco a diventar poeta, né ho l' ambizione di trasformarmi in classico da libreria. Voglio solo amare mister Gibran. Proprio come ha fatto lei per una vita intera".

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