domenica 7 aprile 2013

Quel viaggiatore chiamato Fernando Pessoa

"Probabilmente non sarò mai un grande viaggiatore come lei, senhor Pessoa. Ma le assicuro che la mia valigia di cartone è pesante quanto la sua. Fatta di pensieri, sogni che tolgono spazio. E pagine bianche, che ho riempiti d' appunti e belle parole. Sicché che durino una vita intera. E mi permettano di guardarmi alle spalle sorridendo al passato. Sa, tra quelle pagine ingiallite dal tempo c'è pure qualche ritratto. Volti che hanno attraversato la mia vita con la stessa rapidità d' un treno in aperta campagna. E volti che si sono fermati, lasciando che nel mio ritratto ci finisse la più piccola ed insignificante sfumatura. E sotto ognuno di loro c'è una parola che li racconta. Pochi caratteri per riassumere una storia. Converrà con me che certi viaggi, durano il tempo d' un respiro. O d' un bacio. Questo che vede è il mio ultimo ritratto. Un volto che ha ormai preso possesso d' ogni mio pensiero. E' un sogno ad occhi aperti. Tessera d' un mosaico che completa la mia esistenza. Vorrei trovare le sue parole, senhor Fernando... ma mi accontenterei del suo coraggio. O della serenità con cui sollevava gli occhi verso un cielo nuovo. Ho lasciato intorno a quel volto lo spazio sufficiente per scrivere una storia che duri tutta la vita. Dovrò solo esser bravo a trovare le parole giuste per cominciare".

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