mercoledì 4 aprile 2012

Libero come un' ombra


Mi sono chiuso la porta alle spalle e nessuno se ne è accorto. Silenzio come un' ombra scendo in strada e comincio la mia passeggiata notturna. Non è la malinconia che mi spinge. Nemmeno un' eccesso di felicità. E' solo quella dannata voglia di sentirmi padrone del mio destino. Solo stanotte. Da domani saranno gli dei a decidere per me. O magari il caso. O, peggio ancora, qualche sceneggiatore che continua a cliccare il tasto canc nel momento in cui deve succedere qualcosa di così assurdo da sembrare vero. Chiunque ci sia dall' altra parte a reggere i fili, dovrà accontentarsi di fare domattina il suo dannato mestiere. Stanotte sono libero. Di vagare senza meta, alzando gli occhi al cielo e guardando lei. Quella luna tanto bella, quanto bugiarda. Che ti sorride beffarda e proprio non riesci a capire se è calante o crescente. Prospettive. Così le chiamano i dotti. Io preferisco accettare la versione che vuole lei, la luna, come una femme fatale che si scopre a poco a poco e che quando è piena vuole provocarti. Ma non l' avrai mai.
E non avrà mai me chiunque mi sta cercando. Stanotte sono libero. Un' ombra che vaga in quell' enorme parco giochi che è la mia città.

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