venerdì 13 aprile 2012

Scarpe da vecchio...


‎... forse è stato un caso. Forse una divinità benevola ha posato i suoi occhi su di me. Forse era il premio di questa giornata. Una passeggiata sotto la pioggia è quanto di meglio possa capitarti in un giorno del genere. Almeno per me.
Aggiungiamoci un inaspettato silenzio, rotto solo dal rumore delle mie scarpe. Lontane anni luce da qualsiasi concetto di moda, ma così tremendamente utili alla causa. Quella di scandire il tempo dei miei pensieri. E in quell' universo sconnesso che è la mia mente, pian piano sono emerse delle immagini. Quasi che un buco nero avesse deciso di restituire qualche stella al firmamento e qualche pianeta ad un libro di astronomia, che verrà dimenticato su qualche impolverato comodino.
Ed hanno preso vita, come spezzoni di film che non hanno ancora girato, sorrisi di bambini. La stretta di mano di un amico. La luce rossa di una telecamera che s' accende e rende tangibile ogni tuo sogno. Poi tra quei pensieri, si fanno largo un paio d' occhi. Occhi belli. Occhi sinceri. Che posano la loro leggerezza sulla tua giornata e fanno si che, una giornata di pioggia, possa avere lo stesso effetto che ha un giorno di maggio su un prato di girasoli. Ti senti rifiorire dentro. Forse è quello di cui avrei bisogno. Rinascere. Mi basterebbe anche una primavera. Anzi. Un principio di primavera. Uno di quei giorni in cui c'è quella pioggerellina leggera. Quella che spazza via i pensieri. Quella che ti permette di camminare lento. Senza uno straccio d' ombrello. Con le tue scarpe da vecchio che scandiscono il tempo...

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