lunedì 4 luglio 2011

La valigia dell' attore


Avrei dovuto scrivere questo post 24 ore fa. Subito dopo gli applausi. Subito dopo la calata del sipario. Subito dopo aver recuperato tutti gli oggetti di scena, appallottolato i costumi in camerino ed aver ringraziato ogni singolo spettatore. Ma avevo bisogno di assaporare quel momento, di godermi la mia compagnia teatrale, le risate post spettacolo, per poi mettermi qui e annotare sul mio diario virtuale, quanto successo in questo weekend che non dimenticherò mai.
"Confusioni", brillante commedia in 5 episodi di Alan Ayckbourn, è il titolo dello spettacolo portato in scena con i ragazzi del e-laboratorio del Theatre de Poche, fucina di talenti del palcoscenico, in quel di Napoli.
Ci sarebbe da raccontare delle prove tecniche, di quelle di memoria, del "mi raccomando, qualsiasi cosa succeda andate avanti!!!" del regista, di costumi di scena tanto belli quanto surreali, di stanchezza e sudore dopo ogni replica, di applausi e commenti divertiti e di abbracci e commozione, ben celata, dopo l' ultimo inchino di fronte al pubblico.
Potrei raccontare tutto questo, ma preferisco appuntare su questo mio taccuino virtuale tutto quello che, di questa esperienza, porterò con me nella valigia dell'attore. Eh si... quello che pensavo fosse solo una romantica citazione di cantori, o suggestivo incoraggiamento degli addetti ai lavori, è in realtà qualcosa di fantasiosamente concreto. Da ieri quella valigia, che trasporto ormai da 13 anni, si è fatta più pesante. In quell'invisibile (solo ad occhi poco attenti!!!) bagaglio ho riposto metaforiche maschere che non avrei mai creduto di poter indossare. Immaginifici abiti di scena, che con l'aiuto del regista e degli altri attori del cast, ho pian piano ritagliato e cucito addosso a me. Prima di chiuderla, ho lasciato cader dentro qualche granello di polvere del palcoscenico. Avevo bisogno che quella magia che solo la scena sa dare, rimanesse sempre con me e mi guidasse in quel viaggio che, da ieri notte, ho ripreso verso chissà quale destinazione. Le ultime righe di questa pagina bianca le voglio dedicare a coloro che, tenendomi per mano, si sono inchinati di fronte al pubblico. A Peppe, Serena, Antonio, Anna, Barbara, Simona, Leda, Franco, Arturo, Viola, Noemi, Laura, Stefano, Amelia, Vittoria, Giorgio e Titta. Compagni di un viaggio appena cominciato e che, mi piace romanticamente pensare, non finirà mai!!!

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