martedì 27 settembre 2011

C'era una volta... e forse c'è ancora!!!


Questa sera il mio post comincia, stranamente, con una citazione personale. Una frase che ripeto spesso e che oggi è tornata in auge. Il motivo è stato la realizzazione di una nota biografica, commissionata da un amico e finalizzata a raccontare, in poche battute, l'esistenza di una persona.
Lavoro facile, o forse no. Perché la difficoltà sta nel raccontare qualcuno che non hai mai visto, se non tra le pagine in bianco e nero di un giornale, oppure in qualche servizio televisivo (confesso qui che ho fatto il giornalista in tv!!!). Una persona che, pur non conoscendo, ho sentito quanto mai vicina. Quasi fosse un amico che, nella sua breve esistenza, ha riempito anche la mia di vita. E va da sé che, un giorno, leggendo le sue poesie, mi viene in mente di scrivere uno spettacolo, e metterlo in scena. E raccontare in 60 minuti, 30 anni di vita. Trent'anni di esistenza, consacrati a quel dio pallone, che attendeva il suo adepto. Un fedelissimo del rettangolo di gioco che decise di vivere il calcio oltre la linea bianca. Lì dove si siedono gli allenatori. Lì dove un mister dà ordini, alza la voce, e spinge i suoi ad onorare una maglia e ad onorare tutti quelli che in quella maglia non vedono soltanto centimetri di cotone elasticizzato e sponsor, ma uno stile di vita, l'appartenenza ad un gruppo, il riscatto di un'esistenza, i propri sogni.
Quei sogni che, questo eroe senza maschera e senza mantello, privo di superpoteri, ha portato sulle sue spalle, per renderli meno pesanti a quei tanti ragazzi che, grazie a lui, si possono definire calciatori.
Magari qualcuno in questo momento starà chiedendosi chi era costui. Contrariamente al manzoniano don Abbondio, non dirò chi era questo "eroe comune". Dirò solo che guardando il mondo con i suoi occhiali, ho provato tutte quelle emozioni che lui aveva messo su carta, in poesie che, ancora oggi, riescono ad emozionarmi.
E' vero, non tutte le favole cominciano col "c'era una volta" e non tutte hanno il lieto fine. Ma ciò che conta, è l' emozione che si prova nel leggere quelle pagine. Buona notte, amico che non ho mai conosciuto

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