venerdì 12 aprile 2013

Il coraggio del señor Pablo

"Le devo delle scuse señor Pablo. Metto in giro voci che conquisto le donne dedicando loro le sue poesie. Quelle che rileggo nei pomeriggi che trascorro in riva al mare. Ad ascoltare il canto dei gabbiani o l' eco delle onde. Le porgo le mie scuse non per qualche tentativo di plagio o d' appropriazione indebita di talento letterario. Lo faccio perché non ho il coraggio di dar credito a certe dicerie. Sfioro le pagine dei suoi libri immaginando siano il volto di quella donna ch' ogni giorno rapisce il mio pensiero. E nel silenzio dei pomeriggi d' ogni stagione, mi piace pensare sia la sua voce a ritrovar le rime tra le pagine ingiallite di un vecchio tomo che reca il suo nome. Accetti le mie scuse señor Pablo se non rendo onore al suo talento. E soprattutto, comprenda un cuore timido ch' altro non chiede se non di veder corrisposti antichi sentimenti. Di quelli che hanno guidato per anni la sua penna. Gli stessi che guidavano i battiti del suo cuore nelle notti d' Isla Negra. Col suo permesso affiderò al mare questa missiva. Aggiungerò il frammento della pagina d' un sua poesia. Quella in cui il silenzio guida l' amore. Lo stesso con cui scrivo ogni notte anch' io. Chissà ch' un giorno non venga a trovarla ad Isla Negra. Dovesse trovare quattro orme sulla riva del mare, non si stupisca. Sorrida e si compiaccia d' aver fatto un ottimo lavoro".

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