lunedì 7 maggio 2012

Lo scrittoio del sognatore

Un insolito silenzio avvolge la mia stanza. Un manto. Che assorbe il vocio del mondo esterno. E lascia qui il mormorio di un vecchio orologio. Il ticchettio delle dita sulla tastiera. Il pacato battito del cuore. E un respiro. Alito d' universo che attraversa i polmoni, inspirando la notte intera. Chino su questa bianca pagina, illuminata da una muta lampada, rivolgo a te questa missiva. Il racconto di una vita. Gesti. Che diventano parole. Pensieri. Che diventano macchie d' inchiostro. Sorrisi. Che fisso su carta, per paura che il tempo possa rigare quelle curve sì tanto perfette. Cancellerò la data. Perché tu possa accorgerti di quanto i sentimenti non temono il tempo. Crepe. Nell' anima. Solchi profondi. Scavati dal tempo. Dalla vita. Dal destino. Fenditure che si riempiono di questi sentimenti, tramutati in lettere che s' inseguono. Che trovansi alla fine di un percorso spossate. Afferrano la mano d' altre lettere e compongono un nome. Il tuo. E compongono pensieri. I miei. M' alzo da questo freddo scanno. Vuoto. Lascio questo scrittoio. Anonimi oggetti che divengono protagonisti d' un atto unico che è questa pagina sporcata dai miei pensieri. Sarà la notte ad asciugare queste parole. A renderle immortali. Sarà il tuo sorriso ad asciugare le mie lacrime. A rendere immortale l' anima mia

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