venerdì 5 ottobre 2012

Frammenti di racconto - parte prima

... Avvolto in quella sfera di luce che solo certi tramonti riescono a creare. Restò così per molte, interminabili, ore. A riflettere sulla sua vita. A distinguere ciò che era giusto da quello che non lo era. A far la conta degli errori che aveva commesso. E chissà quanti altri pensieri affollarono la sua mente. In cima a quella lista, c' era una fotografia. La teneva tra il pollice e l' indice, con quella delicatezza che si riserva soltanto agli oggetti preziosi. Aveva quasi paura che l' uso eccessivo di polpastrelli potesse recidere quel filo sottile che lo legava a quell' immagine. Un primo piano. Due grandi occhi chiari che, a dispetto della fissità, sembrano ruotare come la terra intorno agli astri. Due occhi ch' avevano storie da raccontare. Nei quali ci si poteva perdere. Ma dolce era quell' oblio. Nessuna logica in quei pensieri. Ricordi. E musica. Note che si staccavano da quei pochi centimetri di pellicola e cominciavano a vibrare nell' aria. Prendendo vita e regalando sensazioni ormai sopite. Anni che trascorrevano lenti come un istante. E rapidi come un' eternità. Restarono fissi, gli occhi, ancora per qualche secondo. S' alzò poi e lasciò che l' aria accogliesse anche quella foto. Cominciò a danzare nell' aria, scontrandosi dolcemente con le note. Un profondo respiro aprì la strada ad un sorriso distratto, che fece il suo ingresso in scena. Si schiuse lentamente il sipario della sua bocca. "Ti amo". Un bisbiglio appena percettibile s' alzo nel cielo di quel pomeriggio assolato. Voltò le spalle a quello spettacolo. E riprese il suo cammino...

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