sabato 29 settembre 2012

Look to la luna

Qualcuno parlerà di caso. Qualcun altro di semplice fenomeno naturale. Altri, più romanticamente, parleranno di eventi dettati dal destino. Io ci vedo un tocco di magia in questa luna che ha deciso di splendere su questa notte estiva fuori posto, ma non fuori luogo. Ed ancor più magico è poterla osservare col naso all' insù e far scorrere i pensieri. Salti temporali che s' alternano e con essi sorrisi. E lacrime. E quell' evento che credevi d' aver rimosso dalla mente e, invece, eccolo lì a far capolino. E ancora quel bacio in riva al mare. Quell' abbraccio ed il profumo d' un bambino che ti rimane sulla pelle. E poco importa se di anni ne sono passati troppi. In sere come questa, c'è chi si gode spazi aperti per muovere il proprio corpo e lasciare alla musica il compito di dettare il tempo. Danza dell' amore, o forse solo di pavoni rinchiusi in gabbie troppo strette per fieramente esibire le loro piume. C'è chi alla baldoria preferisce il silenzio. Quello d' una stanza vuota. Del ronzio di sottofondo d' un computer ed il solo suono delle dita che continuano a ticchettare, riportando parole che si rincorrono nella mente. Dirò grazie, questa notte, a quell' insonnia che proprio non vuol smettere di farmi compagnia. Mi godrò la luna. Legherò ad un palloncino i miei pensieri e li lascerò librare nell' aria. Affinché, scontrandosi con altri pensieri, diventino sogni. E tornino qui per esser realizzati...

mercoledì 26 settembre 2012

Lezioni di volo

Volare. Mi riprometto di spesso di imparare a farlo. Senza fretta però. Prima o poi. Comprenderò quando sarà il momento. Quando salendo sulla cima più alta, non guarderò in basso. Sarò troppo preso dal godermi il panorama. E in quello stesso istante il respiro non sarà spezzato dalla fatica. Sarà lento e calmo. Come un mare dopo la tempesta. Come un sole che compare dietro le nubi. Come una mente sgombra da qualsiasi altro pensiero che non sia quello di lanciarsi e lasciarsi trasportare dal vento. Sentirò il peso del corpo gravare sulle punte. E poi via. Piuma leggera nell' aria. Atomo di terra che si perde nell' infinito del cielo. Volare. Prometto spesso a me stesso di imparare a farlo. Forse non sarà stanotte, quando sarò impegnato a godermi questo magnifico cielo stellato. Né domattina, mentre i miei muscoli rincorreranno il cielo d' autunno che nasce. Ma lo farò. Mi prendo ancora del tempo. Quel tanto che basta per cadere ancora qualche volta. Il tempo d' aggiungere qualche sbucciatura alle ginocchia. Gli istanti necessari per rialzarsi e volgere lo sguardo al cielo. La destinazione, in fondo, è sempre stata quella...

lunedì 24 settembre 2012

Due chiacchiere con sir James Matthew Barrie

"Banale. Qualcuno potrebbe definire tale un' immagine del genere. Ma non lei sir James Matthew. Lei ci vede non soltanto il personaggio d' un libro. Ci vede un mondo intero. Quello invisibile agli occhi altrui. Quello popolato di sogni. Di desideri da realizzare. Di tutto ciò che rende speciale un' esistenza. E non posso ch' essere d' accordo con lei sir James Matthew. In quell' immagine rivedo me. Quell' immatura spensieratezza che mi contraddistingue, a dispetto di un capo su cui c'è un accenno di canuto e di un' identità da difendere, che muta anno dopo anno. E poco importa se nel mio volo, di tanto in tanto, incontro un cielo plumbeo. Vi è un nord nel mio cuore che segna la rotta. Che fa sì che il mio volo possa continuare. A dispetto di tutto. Grazie sir James Matthew... quel suo sorriso appena accennato vale più di centinaia di parole che chiunque potrebbe pronunciare. E che magari, chissà, finiranno in un libro. No... non suo. Lei racconta sogni. Che prendono vita. Di notte. Quando la polvere di stelle illumina non soltanto chi vola sui cieli di Londa. Dà luce a tutti quelli che ancora riescono a sorridere di fronte ad un discorso del genere. Che restano bambini... a dispetto del tempo che passa".

venerdì 21 settembre 2012

Omaggio a Marc Chagall - parte seconda

"Va bene monsieur Chagall. Ha ragione... avevo promesso che non avrei più pubblicato una sua immagine come sfondo di un mio pensiero. E' solo che... ecco... le sue opere sembrano leggermi dentro. Si... leggere ogni singola filigrana della mia anima. Lo so... sembra assurdo ciò che scrive. Eppure... guardi lei stesso. Ecco quello che desidero. Chiaro di luna. Buio tutt' intorno. Ed una donzella da circuire romanticamente. Ah... se me lo permette, farei a meno del copricapo. No... per carità... non dico che è brutto. Solo che al cappello modello Napoleone nelle foto da museo, preferisco la mia chioma libera di dar fastidio in giro. Come dice? Se ho una donna con cui condividere questa scena? Forse. Forse no. Dipende dai punti di vista. Da quanto realmente ci si senta presi da un' immagine. Da quell' atmosfera. Da quella luna che sembra ammiccare agli amanti. Ah... lei dice che è arduo trovare una donna del genere? Ammetto di non avere impegni e di avere pazienza a sufficienza per aspettare da solo tutta la notte. E per molte altre notti successive. Magari metto su il cappello alla Napoleone. Chissà... magari ha un fascino tutto suo".

mercoledì 19 settembre 2012

Il talento delle buone maniere

Talento. Ho sempre apprezzato le persone di talento. C'è sempre tanto da imparare da loro. Per mia fortuna, queste stesse persone non le ho mai invidiate. Sarà che il tempo, l' esperienza, quei pochi capelli canuti che affollano la mia testa mi hanno insegnato che il talento è nulla, se non supportato dalle buone maniere. Avete letto bene. Buone maniere. Due termini che raramente entrano in collisione e che esprimono un concetto ormai desueto. Sta di fatto, da "vecchio dentro" quale fieramente mi definisco, ritengo che il rispetto nei confronti degli altri sia alla base per ottenere, nella vita, quello che il talento non t' ha donato. E allora evviva la storia degli eroi umili. Quelli che ancora ti dicono "buon giorno" se l' incontri per strada. Quelli che hanno rispetto per la tua persona, per i tuoi impegni professionali e per la tua vita privata. Quelli che fanno del rispetto il loro vero talento. Evviva le buone maniere. Sia pure un concetto per vecchi dentro. Quelli fieri d' esibire un vestito buono, di togliere il cappello in presenza d' una signora e di esprimere, con garbo, tutta la rabbia che hanno dentro per chi non li rispetta. In fondo il segreto è tutto lì. In due semplici parole che raramente s' incontrano. Ma quando lo fanno, generano la differenza. Buone maniere...

domenica 16 settembre 2012

Good luck mr Sherlock!

Risposte. Se c' è una cosa che mi manca, ultimamente, è ottenere delle risposte a quelle domande che tanto mi stanno a cuore. Quelle che mi tengono compagnie durante le ore di insonnia. Quelle che distolgono la mia attenzione dalle cose importanti. E anche da quelle futilità che riescono a strapparti un sorriso. Credo sia arrivato il momento giusto di cominciare a risolvere qualche enigma. Piegare qualche punto interrogativo assoggettandolo alla mia volontà. E poco importa se ci vorrà una vita intera. Se saranno molti i sentieri errati che dovrò calpestare e ancor di più i bocconi amari che la verità porterà come dote. Fa parte del mestiere. Quello di un investigatore finalmente al servizio di sé stesso. Determinato nella propria ricerca. Quella della verità. Meglio dare una spolverata al vecchio berretto irlandese e tirar fuori quel tabacco pregiato che si conserva per le occasioni speciali. Saranno lunghe notti. Ma arriverò alla soluzione...

martedì 11 settembre 2012

Vorrei poter dare respiro ai miei pensieri

Vorrei poter dare respiro ai miei pensieri. Pagine bianche di un libro da riempire di storie. Qualcuna vera. Qualcuna figlia d' una fantasia che reclama d' uscir fuori. Di prendere aria. Di guardare il mondo con occhi curiosi. Vorrei poter dare respiro ai miei pensieri. Caleidoscopici scenari nei quali muoversi. Ed ogni passo è un sorriso. Ed ogni sorriso è un nome che si scolpisce nella mente. E genera altre storie. Vorrei poter dare respiro ai miei pensieri. Fermandosi al tramonto d' un pomeriggio d' estate. Aria di mare che accarezza corpi e porta con sé segreti. Ch' affondano. E si svelano agli abissi. Vorrei poter dare respiro ai miei pensieri. Dar loro il tuo nome. Per sentirti accanto. Per saperti mia. Nel tempo d' un respiro.

lunedì 10 settembre 2012

Regalo a te l' ultimo respiro di questa notte

Regalo a te l' ultimo respiro di questa notte. Quello di una luna che taciturna s' ammanta di un cielo stellato per coprire il suo volto. E continuo in questa notte a vagare in cerca dello sguardo tuo. Occhi che fendono il buio. Sprazzi di cielo cui chiedo d' illuminare il mio cammino. E l' anima. Che t' appartiene. Da tempo immemore e per chissà quanto tempo ancora. Regalo a te l' ultimo respiro di questa notte. Freddo che si sgretola al calore d' un abbraccio. Anche il solo pensarti è sentore d' estate. Che ritorna. E rende vividi sogni mai celati. Ch' aspettano di prender vita. E prenderti per mano. E riportarti a me. Regalo a te l' ultimo respiro di questa notte. Umile dono d' un viandante cui non appartiene nulla. Se non il tuo pensiero.

sabato 8 settembre 2012

E per primo vide il sole

... Magari non lo fai per presunzione. Forse è un qualcosa di inconscio. Che risiede nelle profondità del tuo essere. E vien fuori di tanto in tanto. Facendo rumore, forse. Ma non danni. E' quella innata voglia di puntare verso l' alto. Una destinazione ignota. Un sogno da realizzare. O magari soltanto la volontà di crescere. E cambiare. Anche solo per guardarsi riflesso nello specchio con un' altra espressione. Con qualche capello bianco che indica saggezza. O pensieri che ronzano nel cervello. Magari servono anche quelli. Appigli cui tenersi forte, mentre si procede nella scalata. Regola numero uno, mai guardare in basso. Regola numero due, non pensare. Regola numero, tre ogni tanto fermati e respira. Regola numero quattro, non esistono altre regole se non quelle tre essenziali per vivere. Va da sé che alla vetta ci si arriva prima o poi. E se ci vorrà una vita intera, ci sarà una storia più lunga da raccontare. Quella che comincia con una persona molto determinata che un giorno intraprese un viaggio. E alla fine quella stessa persona, più vecchia, più saggia e con una storia da raccontare arrivò in cima. E per primo vide il sole...

venerdì 7 settembre 2012

Leggo solo perché soffro d' insonnia

... A pensarci bene la scena è sempre uguale. Il buio rotto solo dal cono di luce di una vecchia lampada. In realtà moderna. Ma solo nella forma. Già perché la sua natura la porta a pensare d' essere un oggetto vintage. Visto che il suo compito è dar luce alle parole. Quelle impresse su tomi impolverati. E quelle che nascono ogni sera attraverso lo schermo di un computer. Vecchio anche lui. Ma questo fa parte di un' altra storia. In questa c' è spazio per una riflessione. Che far parte della minima percentuale di lettori in questo paese ha i suoi vantaggi. Per primo quello di sconfiggere l' insonnia. Resti ugualmente sveglio, ma almeno il cervello è impegnato a elaborare immagini a supporto delle parole. O magari ad andare un passo avanti alla narrazione, provando ad immaginare cos' accadrà. Aggiungiamoci pure la possibilità di arricchire il proprio vocabolario. Giusto per stupire la platea utilizzando di tanto in tanto qualche termine poco noto. E pazienza se si viene etichettato come secchione o peggio ancora ghettizzato per il troppo sapere. Forse a pochi, capita con un libro in mano di creare mondi alternativi. Quelli in cui le storie prendono vita. Ed il costume del protagonista ti calza a pennello. E l' eroina di turno è ancor più bella di come la potessi immaginare. Succede poi che vieni preso dalla voglia di condividere con gli altri questo mondo. E t' accorgi che il divertimento non ha limiti. Specie se questo qualcuno riesce a calarsi nella tua realtà e ad indossare quell' abito di scena che tenevi da parte per quel ruolo da coprire. Va da sé che ti stupisci all' idea che un libro possa diventare fonte d' ispirazione professionale. Difficile da credersi. Ma a volte succede. E quando accade finisce che vai a letto col sorriso. E poco importa se resterai sveglio tutta la notte. Ci sarà un cono di luce che romperà il buio. Ed un libro a tenerti compagnia...

domenica 2 settembre 2012

Non ha età

E arriva un momento in cui il tempo si ferma. E s' apre un sipario. E prendon vita i sogni. E t' accorgi di quanto il concetto di età sia solo un mero discorso da burocrati. Non ha età chi ancora riesce ad emozionarsi per pochi centimetri di stoffa e legno che vengon fuori dal buio di un sipario. Non ha età chi mette al servizio dell' arte mani inesperte ma entusiaste. Non ha età chi cerca nella pace della natura non un' ispirazione, ma una traccia da seguire. E quella traccia porta a te stesso. Ai limiti che solo credi d' avere. Ma che scompaiono come bolle di sapone all' aria se solo coniugi a te stesso il verbo credere. Non ha età chi ancora riesce a sognare. E a fare dei sogni il suo mestiere.à