lunedì 25 febbraio 2013

La logica del jazz

Capisci che qualcosa nella tua vita sta cambiando da piccoli, insignificanti particolari. Sorridi sempre più spesso. Non ti curi che della parte positiva del mondo che ti gira intorno. Acuisci i sensi su immagini, profumi e sapori che, fino ad un attimo prima, sfioravano distrattamente la tua esistenza. Poi c'è la musica. Discorso a parte. Capisci che qualcosa nella tua vita sta cambiando quando torni a metter su quel disco che ti piaceva tanto. Quello che tenevi da parte per le occasioni speciali. Quello che ascolti solo in cuffia, per evitare che anche solo una nota vada dispersa. Va da sé che stanotte Miles Davis torni a suonare per me. Per me soltanto. Ch' accompagni questo mio scrivere in un giorno come tanti, ma che ha il sapore della riscoperta. Di me stesso. Di sogni mai sopiti. Di piaceri che tornano a curvare la linea delle mie labbra in un sorriso. E lascio che mister Davis continui a suonare tutta la notte. Notte di luna piena. E piena è l' anima mia. Di quella sostanza con cui si fabbricano i sogni. E le storie d' amore. Capisci che qualcosa nella tua vita sta cambiando perché sorridi pur non trovando una risposta ai tuoi mille quesiti. Col cuore che palpita per l' ennesimo salto nel buio. Di quelli che spezzano il respiro. Proprio come fanno i grandi amori. Quelli che, come sottofondo, scelgono un vecchio disco jazz. Uno di quelli ch' avevi messo da parte per un' occasione speciale. Magari solo un sogno ad occhi aperti. Ma dannatamente bello. Da restarci sveglio tutta la notte

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